La torre, costruita nel medioevo, attualmente distrutta, ha una struttura cilindrica e, anticamente, era un faro per i naviganti.
Il suo nome è proprio legato ad un’antica leggenda. Si narra che nella torre c'era una grande lampada ad olio e, durante la notte, mentre i soldati riposavano, un grosso serpente marino, risaliva la scogliera e si intrufolava nella costruzione.
Giunto alla sua estremità, il rettile beveva tutto l’olio della lampada che manteneva in vita la luce della lanterna del faro, dopo di che faceva rientro verso il mare, lasciando però le coste al buio più completo.
La leggenda narra che una notte del ‘400, durante il consueto pasto notturno del rettile, gli Ottomani arrivarono vicino alle coste di Otranto, ma non avendo alcun punto di riferimento per poter sbarcare, andarono oltre e saccheggiarono la vicina Brindisi.
Otranto si sarebbe così salvata proprio grazie al serpente che ora si erge proprio sul simbolo di una città che gli è eternamente grata.
Fonti:- Wikipedia, CulturaSalentina